CD Review of: Bjarke Mogensen plays Domenico Scarlatti"* / "Mogensen – Lohse: Mobile, Works for Solo Accordion"** by Alessandro Mugnoz
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Title "Bjarke Mogensen plays Domenico Scarlatti"*
"Mogensen Lohse: Mobile, Works for Solo Accordion"**
Artist Bjarke Mogensen (fisarmonica)
Supplied by: Bjarke Mogensen* - Gateway Music – 2017* / 2015**
Review Date:

29 marzo 2018

Review: Alessandro Mugnoz

CD Cover: jarke Mogensen plays Domenico Scarlatti

CD Cover: Lohse: Mobile, Works for Solo Accordion

Review

Bjarke Mogensen plays Domenico Scarlatti*
Mogensen – Lohse: Mobile, Works for Solo Accordion*


Questa volta presentiamo due lavori discografici, del fisarmonicista danese Bjarke Mogensen, i quali a prima vista sembrerebbero molto lontani fra loro, invece approfondendo la loro genesi scopriamo che in realtà contengono alcuni punti in comune. Si tratta di due CD monografici: il primo dedicato a Domenico Scarlatti (1685-1757), mentre il secondo al compositore danese contemporaneo Martin Lohse (1971).

Riguardo al primo disco, ci sono musicisti e critici che mettono in dubbio l'utilizzo della fisarmonica nel repertorio barocco dedicato a strumenti come il clavicembalo... ma ascoltando le trascrizioni, e relative interpretazioni, di 13 Sonate del grande musicista italiano, ad opera dello stesso Mogensen, ci si convince subito del contrario.

Tecnica impeccabile, suono coinvolgente, interpretazione appassionata ma congruente al tempo stesso; “lirica” nei tempi lenti/moderati, brillante e scattante nei tempi vivaci.

Anche il programma, scelto opportunamente e con molta cura – accostando situazioni e testure musicali piuttosto varie, spesso in contrasto fra loro – valorizza lo strumento, ma anche gli stessi brani, i quali rivivono letteralmente di nuova luce.

Nel secondo CD sono invece presentate composizioni, originali per fisarmonica sola – in prima registrazione mondiale, del danese Martin Lohse, con cui Mogensen ha collaborato per ben 10 anni. E occorre dire che tale collaborazione è stata piuttosto proficua e ha dato senza dubbio dei buoni frutti! Tali lavori sono ispirati alle Sonate di Scarlatti (ed ecco il collegamento con l'altro disco) e sono basate, soprattutto le ultime in ordine temporale, su una tecnica personale dell'autore denominata “mobile”: ovvero differenti livelli, riguardanti tempo, metro, testure, stile si fondono su vari spunti melodici e semplici schemi armonici, i quali “scivolano” modulando gradualmente attraverso i 12 toni, come in un continuo moto perpetuo, il tutto senza o con pochissime dissonanze.

Musiche fresche, contemporanee ma non eccessivamente “intellettuali” e per nulla ermetiche, anzi sincere e comunicative, spesso accattivanti, che denotano forti radici con la grande tradizione “classica” occidentale; una felice combinazione, proprio come in Scarlatti, di leggerezza e giocosità con passione e solennità. Ci hanno particolarmente colpito: Passing I, II, III, Menuetto, Cadenza e Momentum I, II, III.
Musiche che sicuramente riconciliano il pubblico con la musica “colta” contemporanea e che indubbiamente arricchiscono il repertorio specifico per la fisarmonica.

Review di Alessandro Mugnoz, marzo 2018
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