L'armonica a mantice di Giuseppe Greggiati CD Review by Alessandro Mugnoz. Italian


“L'armonica a mantice di Giuseppe Greggiati”

Corrado Rojac (armonica a mantice)

Limen - Milano, 2014

08 May 2015

by Alessandro Mugnoz





L'armonica a mantice di Giuseppe Greggiati


Giuseppe Greggiati: sacerdote, pedagogo (insegnante elementare), bibliografo e collezionista di strumenti musicali, organista, ma anche un fisarmonicista-compositore-didatta; il primo vero autore di musica per fisarmonica in Italia e non solo!

In effetti verso il 1839 tale singolare figura di erudito musicista “dilettante” decide di dedicarsi all'armonica a mantice, ovvero la fisarmonica “bitonica” dell'epoca, e nel 1842 – dopo 3-4 anni di preparazione – scrive un apposito metodo per lo studio dello strumento, ma non un manuale qualunque bensì un'opera monumentale, costituita da tre parti; solo le prime due (parte teorica ed esercizi pratici) comprendono più di 450 pagine.



L'opera è rimasta purtroppo manoscritta e letteralmente nascosta – per circa 170 anni – nella biblioteca di Ostiglia (che oggi porta il nome del musicista) in provincia di Mantova, fino a quando il fisarmonicista e didatta Corrado Rojac, l'interprete di questo disco, dietro invito della bibliotecaria Elisa Superbi, scopre con non poco stupore tale sorprendente opera ottocentesca, la quale si può ritenere senza dubbio la più completa e articolata composta per la fisarmonica in tutto il sec. XIX.

Il CD, con allegato un relativo DVD, presenta proprio tre ponderose composizioni tratte dalla terza parte del prezioso metodo di Greggiati: “Cantabile” (in 5 sezioni), “Largo in Do minore e maggiore” e “Tema e variazioni” (introduzione, tema con 8 variazioni e finale).

Lo stile è quello tipico della prima metà dell'800, vi si trovano in particolare matrici derivate dallo studio pianistico, ad esempio il “Gradus” di Clementi, riferimenti alla musica operistica - soprattutto Rossini e Bellini - e anche alla musica da salotto (Salonmusik). Ciò non deve meravigliare più di tanto perché lo strumento all'epoca, mentre stava diffondendosi sempre più anche presso i ceti sociali più bassi, era molto usato presso la borghesia di quasi tutto il continente europeo.

Ciò che rende ulteriormente speciale e affascinante il progetto discografico è lo strumento usato da Rojac: una copia fedele dello strumento originale, utilizzato dallo stesso Greggiati, appositamente realizzata dal valente artigiano Adriano Clementi di Castelfidardo; ossia un particolare modello di fisarmonica “bitonica”, derivato dagli strumenti viennesi e già all'epoca fatto perfezionare dallo stesso autore.

Quindi, in conclusione, un cofanetto veramente prezioso che non dovrebbe mancare nella collezione discografica degli appassionati di strumenti ad ancia libera – oltre che della musica classico/romantica – e di chi, in generale, non si accontenta delle solite e consuete proposte musicali.

Reviewed by Alessandro Mugnoz – May 2015
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