Dragonfly by Klaus Paier Trio - Album Review by Alessandro Mugnoz.


“Dragonfly”

Klaus Paier Trio

Regine Burk Records (Germania) – 2011
19 maggio 2013

“Dragonfly” + dvd “On stage / back stage”

Questo è un lavoro che conferma le notevoli qualità, interpretative e compositive, del fisarmonicista (e bandoneonista) austriaco Klaus Paier, uno degli esponenti principali del fisarmonicismo mitteleuropeo.

Si tratta di 45 minuti (9 tracce) di musica fresca, “felicemente contemporanea”, che spazia attraverso varie situazioni stilistiche ed emotive, ma sempre accomunate da un notevole livello di sincera e personale espressività e libertà, spesso fuori dagli schemi. Nonostante l’eterogeneità delle proposte si possono tuttavia scorgere due anime principali: quella “esuberante”, brillante ed incisiva – riscontrabile nelle tracce 1, 2, 4, 6 e 7 (da sottolineare in particolare il pezzo d’apertura, Dragonfly, letteralmente “libellula”, che da il titolo al CD, il dinamico e jazzistico Cocoon e Brazilian Spice, dalle originali atmosfere sudamericane); vi è poi l’anima più “soft”, meditativa ed intimista, propria dei rimanenti titoli (ad esempio Passionné, con certi tratti quasi minimalisti, l’onirico ed ipnotico DayDream ed il lirico e comunicativo Rain of Flowers). Da ricordare che tutti i brani sono stati composti dallo stesso Paier.

Al disco è accoppiato un DVD (“On Stage / Back Stage”) che ci da la possibilità di apprezzare ancor di più le qualità tecnico/interpretative - e improvvisative - del fisarmonicista e dei suoi collaboratori (Stefan Gfrerrer al basso e Roman Werni alla batteria e percusioni) oltre che il notevole affiatamento del trio, ripreso in varie fasi della sua recente attività artistica: da momenti di viaggio e spostamento tra un teatro e l’altro al “dietro le quinte” dei concerti, da spezzoni di interviste alle prove sul palco. Oltre ad altri interessanti brani dello stesso Paier, che compare anche in veste di bandoneonista (notevole il brano “Cathedrale” al bandoneon solo), si possono apprezzare anche alcuni originali arrangiamenti, come: “Leo Estante Num Instante” (Pascoal), “Blue Rondo à la Turk” (Brubeck) e una personalissima versione del “Libertango” piazzolliano.



Reviewed by Alessandro Mugnoz– May, 2013.

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