“WING SPAN” – Contemporary Danish Accordion Music & Classical Works by Adam Ørvad (Accordion) - Album Review in Italy by Alessandro Mugnoz.


“WING SPAN” – Contemporary Danish Accordion Music & Classical Works

Adam Ørvad

Danacord (Copenhagen, DENMARK) – 2012.
18 febbraio 2013

“WING SPAN” – Contemporary Danish Accordion Music & Classical Works

Ecco un doppio CD del fisarmonicista danese Adam Orvad, sicuramente uno dei più talentuosi esponenti della nuova generazione di fisarmonicisti “classici”.

Nel primo disco Orvad ci offre delle autentiche “primizie”, in quanto le sei composizioni (tre delle quali scritte proprio per il fisarmonicista) – di altrettanti compositori contemporanei – sono tutte delle “prime registrazioni”! Come scrive lo stesso interprete, nelle accurate note del booklet, l’idea è stata quella di creare una sorta di affresco musicale sfaccettato e variegato… Passando dall’articolata Sonata n.2 - “Burlesco” op.179a (1989) di V. Holmboe – in parte ancorata a certe tradizioni “neoclassiche” – alla delicata Couronne (2005) di M. Christensen; dall’ampia – intensa e a tratti “barbarica” – Yemayà (2008) di L. Aguirre (cubano d’origine) alla “arcaica”, ma anche lirica e polifonica Canzone (1977-78) di M. Abrahansen; dal notevole Wing Span (1997), letteralmente “Apertura alare”, di H. Orvad – che da il titolo all’intero lavoro e che allude al movimento del mantice e alle potenzialuità dello strumento – alla eterogenea e, per certi versi, affascinante Epreuve (1993) di E. Hojagaard, in effetti possiamo constatare che la letteratura contemporanea per fisarmonica del Nord Europa – ed in particolare della Danimarca – gode certamente di buona salute!.

Il secondo disco invece ci presenta delle importanti opere “classiche” – provenienti dal repertorio per clavicembalo, organo e pianoforte – trascritte dallo stesso Orvad (con grande interesse e passione, come scritto nel booklet).

Ascoltando i brani scelti – di J.S. Bach (Chromatic Fantasy & Fugue BWV 903 e French Ouverture BWV 831), C. Franck (Prélude, Fugue et Variation op.18 e Pastorale op.19) e S. Prokofiev (Toccata op.11) – si può affermare che il progetto ideato e perseguito da Orvad, ossia: “re-interpretare l’opera e non solamente riprodurla come se fosse ri-eseguita sullo strumento originale”, sia effettivamente riuscito. Ascoltando le impeccabili interpretazioni non si “rimpiangono” in alcun modo le versioni “originali”, le quali anzi si possono meglio apprezzare, proprio perché poste “in una nuova luce”.

Concludendo, abbiamo ascoltato un “grande” (in tutti i sensi) lavoro discografico e interpretativo, che copre 3-4 secoli di musica d’arte, offertoci da un musicista-fisarmonicista “da tenere d’occhio”; penso proprio che sentiremo ancora parlare di lui!



Reviewed by Alessandro Mugnoz – 18 febbraio 2013.

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