Kein Schöner Land
Ecco un CD “affascinante” e, al tempo stesso, stimolante e “istruttivo”: ci viene offerto dal fisarmonicista tedesco Manfred Leuchter in un particolare duo con il chitarrista acustico (fingerstyle!) Ian Melrose.
I due affiatatissimi musicisti (sono anche gli autori e arrangiatori di quasi tutte le tracce del disco) hanno confezionato un variegato programma che ci fa letteralmente viaggiare… nel tempo e nello spazio, attraverso generi e stili musicali anche molto diversi tra loro, eppure uniti da un sensibile, seppur invisibile, “filo rosso”.
Questo coinvolgente percorso inizia con il brano che da il titolo al CD (il quale, in altra versione, conclude anche il programma), pezzo basato su un’antica melodia popolare tedesca, per poi proseguire con brani dal sapore particolarmente etnico, ispirati a paesi del medio oriente visitati da Leuchter (come i brani Mekong e Ramallah). Altri suggestivi pezzi sono costruiti su antichi motivi europei del XVII sec. (come nelle tracce 4 - 5) o del XVIII sec. (traccia 8).
Ma l’antichità, attualizzata e personalizzata dai due artisti, non si rivolge solo a brani più o meno popolari (o folk); nelle tracce 11 e 12 sorprendentemente Leuchter ci propone una tradizione alquanto “nobile”: l’Aria dalle celebri “Variazioni Goldberg” di J.S. Bach, seguita dalla I. variazione interpretata magicamente dal formidabile duo. Altri brani sono poi ispirati alle stagioni – anche in riferimento ai relativi stati d’animo – come l’autunno (traccia 13) o l’inverno (traccia 14), configurando così ulteriormente il programma come… un “viaggio dell’anima”.
Concludendo Leuchter (così come Melrose) è un musicista, la cui variegata esperienza professionale e la cui ricerca – interpretativa e compositiva – lo hanno portato ad essere veramente “multiculturale” (non per caso nel boklet del CD appare la definizione “World Accordion”!).
Recensione da Alessandro Mugnoz ... 6 febbraio 2012.
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