Sergiu Popa da Chisinau, Repubblica Moldova, a Montreal, nel lontano Canada, da dove ci fa giungere la sua pregevole opera prima, Accordeon Obsession. L origine gitana si riflette ampiamente nella sua musica, che però egli, con talento e un pizzico di genialità, imbastardisce (nel senso positivo della parola, ovviamente) con contaminazioni latine, jazz, fusion, regalandoci quindi un prodotto dai diversi sapori che non manca di contagiare chi si pone allascolto privo di pregiudizi. Dico subito quello che secondo non và. Un brano, lultimo della scaletta, nel quale il bravo Sergiu esce dal tracciato lasciandosi prendere un po la mano imbastendo una divagazione elettronica basata sulla Terza Sinfonia di Brahms che scivola un po troppo nel kitsch. Se questa ciambella non è riuscita col buco, tutto il resto del Cd è però assai intrigante, dai brani con il bassista Georgi Stankov e che in alcuni momenti riportano alla mente sonorità un po Weather Report , alla particolare balcanizzazione del tango di Armenian Tango allammaliante duo con il flautista Romeo Vaduva. Sergiu Popa si districa con intelligenza tra brani presi dalle tradizioni dei paesi delest Europa, non manca di cercare una via personale alla reinterpretazione della tradizione e, non ultimo, si cimenta con successo nel proporre brani di sua composizione, come Dor De Casa (ovvero Missing Home) che ben esprime in termini musicali la sensazione di lontananza dal proprio paese e dai propri familiari. Quindi, chi decidesse di avvicinarsi ad Accordeon Obsession sappia che andrà ad ascoltare certamente musica balcanica, ma non solo del resto in copertina il sottotiolo recita Gypsy Fusion e che soprattutto andrà ad ascoltare buona musica. Un musicista che merita di essere conosciuto. Recensioni CD - Renato Belardinelli |