CD Review


Innervisions

Joxan Goikoetxea
Artist
25 Aprile 2008


Innervisions - Joxan Goikoetxea

Joxan Goikoetxea ha trovato la strada, la via per comunicare. Quel vicolo stretto, buio ed apparentemente inospitale all’ingresso del quale egli sembra attenderci può essere visto come metafora del percorso interiore – non sempre agevole, ovvio - che poi l’artista segue, in musica, aprendosi a noi ascoltatori.

Il titolo del disco è difatti “Innervisions” che in italiano potremmo tradurre con “Visioni interiori”.

Il suono del suo strumento richiama quello di un organo a canne, e l’immagine che esso evoca è spesso quella di un luogo di riflessione, di meditazione.

Sovente, nel corso di questo poderoso cd – circa 76 minuti di musica - ciò avviene in solitudine, Joxan Goikoetxea e la sua fisarmonica soli, lì, a scavare spazi senza tempo.

Quando interagiscono con il musicista basco ospiti come ad esempio il chitarrista Suso Saiz, i clarinettisti J.M. Beltram e A. Griffin, il flautista J. Paxarino o la meravigliosa, indimenticabile voce di Maria Moramarco (cantante degli Uaragniaun, gruppo pugliese dedito alla valorizzazione delle proprie radici) tutto rimane consequenziale e gli innesti si combinano sempre in magica sintonia reciproca.

Ci sono molte cose in “Innervisions”; spesso l’attenzione è rivolta alla riproposizione riattualizzata di brani della tradizione basca - e Goikoetxea non ha certo paura di esplorare nuove soluzioni a questo scopo utilizzando anche l’elettronica - ma anche quando si tratta di brani originali, del Preludio e Aria di Schenderev o dell’ arrangiamento di popolari temi cinematografici resta evidente come ci sia una forte vena poetica ad innervare il tutto.

Dei 76 minuti di durata ai quali accennavo prima non uno solo è di troppo e il ricco libretto incluso è utile introduzione al mondo musicale di Joxan Goikoetxea.

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