Domenico Scarlatti, Sonate Giorgio Dellarole Questo è un CD esemplare, in vari sensi; innanzitutto illustra cosa è oggi la fisarmonica classica: uno strumento che può puntualmente veicolare i vari repertori delle diverse epoche storiche. In secondo luogo, esemplifica egregiamente attraverso la varietà di contenuti di 16 sonate (tra cui una toccata ed una fuga) larte ed il genio di Domenico Scarlatti: indubbiamente uno dei più grandi compositori del suo tempo, oltre che eccelso tastierista. E qui, il termine tastierista è impiegato volutamente anche alla luce delle più recenti ricerche musicologiche ad indicare la varietà di strumenti a tastiera che un musicista come Scarlatti poteva avere a disposizione, nel suo periodo storico e a sottolineare, come ha affermato autorevolmente Kirkpatrik, limpossibile ed inutile ricerca di un idiomatico e specifico strumento scarlattiano. Il susseguirsi dei 16 brani ci illustra chiaramente, nei diversi atteggiamenti di scrittura, quelli che sono gli affetti dellautore, nonché le radici culturali ispiratrici. Da un lato la cantabilità, sempre presente anche quando laspetto virtuosistico delle sonate più brillanti sembra prendere il sopravvento; daltro canto, in varie sonate, è avvertibile la matrice riconducibile al folclore iberico, più o meno congiunta agli stilemi del barocco italiano, ma anche a tracce di contrappunto severo di impronta arcaica. Insomma questo CD ha il pregio di farci capire (o confermarci) che D. Scarlatti - come diversi altri grandi musicisti - ha operato una sorta di sintesi fra vari stili, fondendoli in un proprio linguaggio tastieristico; il quale può essere attualizzato con i mezzi più vari (e lo dimostrano le numerose trascrizioni e adattamenti per vari strumenti e formazioni cameristiche), tra i quali, non ultima, la fisarmonica. Dicevamo allinizio della esemplarità del CD ebbene, pur non essendo il primo disco monografico dedicato a Scarlatti da un fisarmonicista (ricordiamo H. Noth, T. Anzellotti, M. Miki), questo lavoro esemplifica anche la maestria interpretativa oltre che tecnica di Giorgio Dellarole, che attraverso una rara simbiosi col proprio strumento, ci restituisce in modo direi cristallino lessenza espressiva (gli affetti) insita in questi capolavori. In conclusione un CD veramente ottimo, anche in riferimento alle tecniche di registrazione e al relativo booklet, contenente interessanti e illuminanti note di M. Farolfi (in italiano, inglese e francese). Recensioni CD - Alessandro Mugnoz |