CD Review


Domenico Scarlatti, Sonate
Giorgio Dellarole
Artist
26 Gennaio 2007


Domenico Scarlatti, Sonate – Giorgio Dellarole

Questo è un CD esemplare, in vari sensi; innanzitutto illustra cosa è oggi la fisarmonica “classica”: uno strumento che può puntualmente veicolare i vari repertori delle diverse epoche storiche.

In secondo luogo, esemplifica egregiamente – attraverso la varietà di contenuti di 16 sonate (tra cui una toccata ed una fuga) – l’arte ed il genio di Domenico Scarlatti: indubbiamente uno dei più grandi compositori del suo tempo, oltre che eccelso “tastierista”. E qui, il termine “tastierista” è impiegato volutamente – anche alla luce delle più recenti ricerche musicologiche – ad indicare la varietà di strumenti “a tastiera” che un musicista come Scarlatti poteva avere a disposizione, nel suo periodo storico… e a sottolineare, come ha affermato autorevolmente Kirkpatrik, l’impossibile ed inutile ricerca di un idiomatico e specifico strumento “scarlattiano”.

Il susseguirsi dei 16 brani ci illustra chiaramente, nei diversi atteggiamenti di scrittura, quelli che sono gli “affetti” dell’autore, nonché le radici culturali ispiratrici. Da un lato la “cantabilità”, sempre presente anche quando l’aspetto virtuosistico delle sonate più brillanti sembra prendere il sopravvento; d’altro canto, in varie sonate, è avvertibile la matrice riconducibile al folclore iberico, più o meno congiunta agli stilemi del barocco italiano, ma anche a tracce di contrappunto “severo” di impronta arcaica.

Insomma questo CD ha il pregio di farci capire (o confermarci) che D. Scarlatti - come diversi altri grandi musicisti - ha operato una sorta di “sintesi” fra vari stili, fondendoli in un proprio linguaggio tastieristico; il quale può essere attualizzato con i mezzi più vari (e lo dimostrano le numerose trascrizioni e adattamenti per vari strumenti e formazioni cameristiche), tra i quali, non ultima, la fisarmonica.

Dicevamo all’inizio della esemplarità del CD… ebbene, pur non essendo il primo disco monografico dedicato a Scarlatti da un fisarmonicista (ricordiamo H. Noth, T. Anzellotti, M. Miki), questo lavoro esemplifica anche la maestria interpretativa – oltre che tecnica – di Giorgio Dellarole, che attraverso una rara “simbiosi” col proprio strumento, ci restituisce – in modo direi “cristallino” – l’essenza espressiva (gli affetti) insita in questi capolavori.

In conclusione un CD veramente ottimo, anche in riferimento alle tecniche di registrazione e al relativo booklet, contenente interessanti e illuminanti note di M. Farolfi (in italiano, inglese e francese).

Recensioni CD - Alessandro Mugnoz
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