CD Review


Johann Sebastion Bach, (Two and three part inventions).
Fausto Settevendemie
Artist
27 Ottobre 2006


Johann Sebastion Bach, (Invenzioni a due e tre voci) - Fausto Settevendemie

Le Invenzioni a due e tre voci di Johann Sebastian Bach rappresentano, come gli "addetti ai lavori" ben sanno, dei veri e propri capisaldi della letteratura didattica per strumenti a tastiera (più volte trascritte anche per strumenti ad arco, a fiato e a percussione).

Queste brevi composizioni - 15 a due voci e 15 a tre voci (sinfonie ), nelle più usate tonalità maggiori e minori - furono scritte, intorno al 1723, oltre che con intenti di esercitazione tecnico-manuale, con uno scopo dichiaratamente "espressivo", come scrive Salvatore Di Gesualdo nelle illuminanti note del booklet: "Musica nella Tecnica, forme del buon gusto; … soprattutto per conquistare l'arte del cantare [su uno strumento] e lo stile del comporre" (quest'ultime sono parole del sommo autore!).

La "prova del nove" che si tratta di vera e propria musica "espressiva" (e quindi proponibile ad ascoltatori) ci viene dal numero di registrazioni presenti attualmente nel mercato discografico: basta leggere, ad esempio, il catalogo generale della "Discoland Mail" (www.discolandmail.com) per trovare almeno 12 CD di altrettanti interpreti (tra cui nomi eccellenti, come G. Leonhardt e G. Gould); tutti clavicembalisti e pianisti…

E la fisarmonica? Ebbene, se il nostro strumento non è forse ancora del tutto "pronto" per le grandi etichette discogafiche (leggi: monopoli), è comunque sicuramente "prontissimo" a reggere egregiamente il "confronto" con gli altri strumenti a tastiera.

E qui dobbiamo rivolgere un sincero plauso all'interprete Fausto Settevendemie: il primo, in Italia, ad aver registrato le due raccolte complete delle Invenzioni (operazione già effettuata, in passato, da alcuni - pochi per la verità - fisarmonicisti esteri, tra i quali segnaliamo il finlandese Janne Rättyä, con un CD uscito nel 2000 per l'etichetta tedesca "Castigo").

Il fisarmonicista abruzzese, ormai da diversi anni, sta svolgendo una meritevole attività di studio e di ricerca - come revisore oltre che come concertista - sul repertorio per strumenti a tastiera del passato (organo, clavicordo, regale, clavicembalo, ecc.), comparati all'attuale fisarmonica "da concerto".

Ricordiamo che in precedenza (nel 2002) Settevendemie aveva pubblicato il CD "Ricercare" (Ema Vinci - www.emavinvi.it), con musiche di Merulo, De Cabezon, Frescobaldi, Pachelbel, Walther e J.S. Bach.

In quest'ultimo lavoro discografico è chiaramente avvertibile ciò che la fisarmonica può apportare a questo genere di musica: ossia proprio quel valore aggiunto di "cantabilità" (ad esempio il son enflé o messa di voce) auspicato proprio dall'autore di questi brani, rimanendo inalterati il gioco contrappuntistico delle due o tre voci ed il conseguente fraseggio dato dalla "polifonia differenziata", tramite l'articolazione adeguata delle due tastiere in rapporto all'articolazione del mantice.

Il CD è completato (e reso ancor più ricco) con la registrazione delle "Otto imitazioni" (Acht Imitationen ) di Salvatore Di Gesualdo - maestro ed "ispiratore" di Settevendemie - che compose questa sorta di brevi, quasi aforistiche, esercitazioni contrappuntistiche (in contrappunto doppio) intorno alla metà degli anni sessanta… Quindi da considerare tra le prime composizioni pensate per la fisarmonica classica; qui proposte da Settevendemie come un ideale "prolungamento" delle motivazioni relative alle Invenzioni di Bach.

Considerando la legittima libertà interpretativa, propria di qualsiasi artista-esecutore, che opera comunque una scelta, complessivamente possiamo affermare che il fisarmonicista ci offre un suono "nobile" - riuscendo, tutto sommato, a mantenere un certo equilibrio tra i vari parametri esecutivi (come la realizzazione degli abbellimenti - croce e delizia di certi musicologi ed esperti di prassi esecuitive antiche - lo stacco dei tempi, i fraseggi, i registri impiegati) senza farsi prendere la mano, come facilmente può accadere, dal "virtuosismo manuale" o da un eccesso di "liricità"…

In definitiva quindi, consigliamo vivamente questo CD, oltre che a tutti gli appassionati di fisarmonica classica, soprattutto alle varie scuole musicali (pubbliche e private), indicandolo come esempio e "stimolo" per tutti gli studenti coscienziosi.

Recensioni CD - Alessandro Mugnoz
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