CD Review


Motion Trio Play Station
Motion Trio
Motion Trio
16 Giugno 2006


Play Station by Motion Trio.

Ad una bambina di cinque anni capita di ascoltare "Play-Station" del Motion Trio e le si illuminano gli occhi mentre dice "Che bello! Sembrano i dinosauri che ballano".

E' incredibile come la mancanza di sovrastrutture mentali possa permettere ai bambini di catturare, con una sola immagine, l'essenza delle cose. Non solo.

Il sorriso sul volto della bimba dimostra che il senso dell'ironia del trio è stato recepito. Basata su poderosi riff giocati sul registro grave dello strumento, dai quali si innalzano melodie cicliche ed intermittenti, i brani di questo CD catturano l'ascoltatore divertendolo.

Le note di copertina avvertono che il Motion Trio reinventa la fisarmonica per il ventunesimo secolo con esplosioni sonore, scintillanti terzine e ritmi tribali. Difficile dargli torto. Del resto anche i titoli dei brani sono esplicativi. Si passa ad esempio dai seducenti e orientaleggianti"Tranceaccordion" e "Chinatown", ai modernistici "Ufo", "Helicopter" e "Yellow Trabant" (fantastico titolo questo, a mio avviso) per finire con i programmatici "You dance", "Tilt" e "Game Over".

Quest'ultimo un tripudio di suonerie e di micromelodie infantili da videogioco nel quale i musicisti danno veramente l'idea di divertirsi un mondo. "Stars" invece si stacca dal movimentato stile generale del CD per proporre un momento di riflessione dove il bambino che è in noi sembra fermarsi per contemplare, attonito, il firmamento.

Tutta questa varietà di situazioni è ottenuta con il solo ausilio di tre fisarmoniche e davvero bisogna dare atto ai tre musicisti polacchi di aver fatto soffiare i loro mantici verso direzioni inesplorate.

CD recenzionato da Renato Belardinelli
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