CD Review


The Best of Jean Louis Noton
Jean Louis Noton
Jean Louis Noton
13 January 2006


Una pubblicazione del genere rappresenta senza dubbio un traguardo importante per un artista: vedere pubblicato un album doppio che reca l'indicazione "The best of" significa che si è maturato un percorso artistico, si è consolidato un rapporto con il pubblico e si è deciso di mettere un punto fermo nella propria vita. Già, perché non è poi semplice fare il disco successivo a "The best of". Per di più quando un prodotto artistico è così fortemente legato all'artista, o meglio alla "persona" Jean-Louis Noton. Infatti, i punti di forza di questo doppio CD sono esattamente i punti di forza dell'uomo JLN.

Una filosofia di vita chiara, integra senza sbavature; un carattere estroverso che genera una forte propensione a esteriorizzare ciò che si ha dentro (il che si manifesta musicalmente nella scrittura di linee melodiche sempre molto limpide ed efficaci); la consapevolezza di essere un "personaggio" del mondo dell'arte che si esprime con la fisarmonica. Noton ha ben capito che per compiere una certa operazione musicale non era sufficiente essere bravi fisarmonicisti, bisogna essere "qualcuno", avere un identità fortemente contraddistinta, a volte con spirito dissacratore (ricordate la frase: "il solo campione intergalattico in attività") e spesso altre volte con molto humor (anche di se stessi).

E, che Noton sia un personaggio, questo non lo si può proprio negare. Lo si vede bene dal fatto che il CD è corredato di numerose e belle foto della sua vita d'artista, e - cosa che mi è molto piaciuta - senza didascalie (conta l'emozione della foto, non sapere dove si è). Il disco contiene brani che si potrebbero collocare nei generi del varieté, della disco-dance e della world-music.

Dunque una ottima opera di contaminazione, soprattutto va sottolineato molto moderna (cioè molto attuale, davvero dei nostri tempi) e sorretta da una sapiente integrazione tra acustica ed elettronica. Ciò che più mi ha colpito sono i brani da discoteca, davvero spumeggianti. Ma, ribadisco il mio pensiero, per fare quel tipo di musica non si può essere solo fisarmonicisti, ma si deve essere un "personaggio" ben contraddistinto che - casualmente con la fisarmonica - fa musica disco.
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