Save time tuning accordions! - by Mirco Patarini, Dirk Wolters



Accordion Reed Production


Written by: Voci Armoniche s.r.l.
Publication: Accordions Worldwide
Date: 2003

Con questa iniziativa si intende contribuire a diffondere la conoscenza della Fisarmonica presso il pubblico degli appassionati o di coloro che semplicemente sono interessati. Alla base di questo intendimento c'è una riflessione: che una più profonda conoscenza di un prodotto aiuta a scegliere con più precisione ciò di cui si ha bisogno, e quindi accresce la soddisfazione di chi acquista.

Una voce è composta da un piastrino, due linguette e due rivetti, a cui bisogna naturalmente aggiungere lavoro ed esperienza. Però non si tratta di un lavoro semplice: infatti ci sono voci che suonano molto bene e che migliorano con il tempo; voci che suonano e basta, e voci che suonano male. Questa visita per immagini ad una azienda Italiana che produce voci dal 1935 si propone di mostrare con semplicità come nasce questo importante componente della fisarmonica.

Il servizio fotografico è stato realizzato da Eugenio Gibertini©. I testi sono stati redatti dalla Voci Armoniche.

Il profilo della linguetta.

Il nastro di acciaio armonico (che deve avere particolari requisiti di durezza e duttilità) rappresenta la materia prima delle linguette delle voci. Per far sì che una linguetta di acciaio diventi una nota, è necessario sagomare il suo profilo asportando del materiale.
Questa operazione si effettua in primo luogo creando il profilo desiderato su una sagoma in metallo; successivamente questa sagoma modella una mola; infine la mola sagomata asporta l'acciaio dalla linguetta nella forma desiderata. Nella foto si vede la sagoma in metallo su cui viene limato il profilo di una linguetta.

Alla ricerca del profilo migliore.

Ogni nota ha un suo particolare profilo; abbiamo oltre 400 note diverse (dal momento che utilizziamo diverse scale), e per ogni singola linguetta ottimizziamo il profilo in termini di durezza e di forma, allo scopo di massimizzare la resa sonora.

La foto mostra l'operazione di limatura a mano sulla sagoma: si tratta di lavorare su quote di centesimi di millimetro. Giudichiamo buona una linguetta quando, flettendola, presenta una curvatura tonda, omogenea e slanciata.



La molatura.

Rappresenta una delle fasi più importanti della produzione. Ci vogliono mole adeguate, e tecniche specifiche per non scaldare l'acciaio e preservare la sonorità del metallo.

L'acciaio viene molato in lastrine (contengono circa 16 linguette) o in nastrini (contengono due linguette per voci A mano).










La tranciatura dei piastrini.

In questa fase, con appostiti stampi, vengono tranciati da lastra di alluminio i piastrini delle voci, completi di asole e fori per i rivetti.

Mentre i piastrini di alluminio dolce escono pronti per il montaggio, per quanto riguarda i piastrini avional, destinati a diventare voci Tipo a mano o A mano, la tranciatura è seguita da una ulteriore fase di limatura delle asole, necessaria a garantire la massima precisione.






La tranciatura delle linguette.

In questa fase si ottengono le linguette dalle lastrine o dai nastrini molati: si utilizzano stampi in acciaio molto duro, e occorrono frequenti interventi di manutenzione e di controllo per assicurare un semilavorato di qualità. Le tolleranze, anche in questo caso, sono dell'ordine dei centesimi di millimetro.


















Il magazzino delle linguette.

La foto mostra una delle cassettiere in cui vengono conservate le linguette tagliate: ad ogni nota corrisponde un cassettino, nel quale le linguette vengono protette dall'ossidazione.





















Il magazzino dei piastrini.

La foto mostra una delle cassettiera in cui vengono conservate i piastrini tranciati pronti per il montaggio.

















La composizione delle piante.

Per montare le voci in insiemi organici, a seconda del modello di fisarmonica cui le voci sono destinate, gli addetti al montaggio seguono schemi preparati precedentemente oppure predisposti assieme ai nostri clienti.













Le buste.

Dallo schema di pianta si passa alla identificazione delle buste che dovranno contenere linguette, piastrino e chiodini.

Di norma, una busta contiene quantità variabili di semilavorato per un tipo di voce.

Un insieme di buste formano un gioco per una fisarmonica.










Preparazione del semilavorato per il montaggio delle voci.

Il semilavorato viene preparato nelle buste



















La ribaditura (detta "bollatura").

Con un martello e un'incudine la linguetta viene fissata al piastrino e centrata rispetto all'asola.

La precisione di questo lavoro è tale che ancora oggi viene effettuato a mano.













Il Provino.

E' un tavolo con sopra un doppio supporto per le voci e sotto un mantice a pedale: si utilizza per provare e intonare le voci.
















La prova di tono.

Facendo suonare sul provino la voce da intonare contemporaneamente ad una voce che produce la nota di riferimento, l'addetto sente a orecchio la differenza di tono.

Sotto la linguetta si posiziona un sottile strumento detto "stizzicatora" allo scopo di tenere in piano la linguetta sul piastrino.









La prima intonazione.

Per alzare o abbassare di tono la linguetta si asporta materiale in punta o in basso con tela abrasiva.

Questa operazione viene effettuata a mano con la stecca (come nella foto); oppure con apposite macchine elettriche.

In quest'ultimo caso è importante non scaldare la linguetta per non comprometterne la resa sonora.

E' invece sempre importante intonare senza compromettere il profilo della linguetta, pena la diminuzione della resa e il rischio di rottura.

L'impostatura.

La linguetta viene posizionata correttamente rispetto al piastrino. Spesso la "prontezza" di una voce nella fisarmonica è legata a questa operazione.














Le voci finite.

Ultimato il montaggio, le voci sono incartate per nota. La carta le protegge dall'aria, dall'umidità e dalla polvere.






















Il magazzino delle voci finite.

La foto mostra uno scaffale con i pacchi delle voci: ogni pacco contiene voci della medesima nota.












































La preparazione finale.

Per essere consegnate al cliente,le voci vengono incartate a file secondo la progressione delle note nella fisarmonica.
















La seconda intonazione.

Se il cliente lo richiede, si effettua sui giochi ordinati la seconda intonazione, che significa portare le file di voci e le relative note che compongono un gioco a frequenze definite, per creare i diversi effetti tipici della fisarmonica: tremolo, musette, ecc.

Questa seconda intonazione è necessaria in quanto è una personalizzazione del gioco di voci, e come tale viene effettuata limitatamente ai giochi ordinati. Come per la prima intonatura, si asporta materiale dalla linguetta per alzare o abbassare il tono, questa volta con l'ausilio di un accordatore elettronico per ottenere la necessaria precisione.

Nota che questa non è l'intonazione finale (accordatura).

l'accordatura si esegue quando la voci sono state dotate di pelli o ventilli, posizionate nelle soniere e quindi collocate nella fisarmonica, dal momento che questi sino fattori che producono effetti sul tono. Questa operazione assai delicata e fondamentale per la resa dello strumento non viene effettuata dal produttore di voci, ma è svolta da professionisti di fiducia del costruttore di fisarmoniche.

L'impellatura.

Alla seconda intonazione segue l'impellatura, che consiste nell'incollaggio di valvole in pelle o in plastica nell'asola a fianco della linguetta che suona. Questo per evitare il passaggio di aria nell'asola che non lavora. Si utilizzano maggiormente valvole sintetiche, dette ventilli , che hanno riscontrato buon successo negli ultimi anni in confronto alle pelli naturali.

Conclusione.

In questa sintesi abbiamo omesso alcune fasi secondarie della fabbricazione della voce. Riteniamo comunque che quanto mostrato rappresenti l'essenziale da sapere, e speriamo anche che ciò risulti utile.

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