Storia Della Fisarmonica e Della V-Accordion

Intorno alla metà del XIX secolo in Europa centrale comparve un' invenzione composta da un mantice e da un meccanismo ad ancia libera. Nacque così uno strumento del tutto nuovo: la fisarmonica. Lo strumento ebbe un grande impatto nell'ambito della musica popolare dell'epoca e contribuì ad avvicinare alla musica un gran numero di persone. La fisarmonica, divenuta col tempo sempre più versatile per venire incontro alle esigenze locali di ciascun paese, non è stata mai uno strumento standardizzato. Data la complessità del meccanismo e la facilità di trasporto della fisarmonica acustica, è sembrato per molto tempo impossibile realizzarne un equivalente elettronico.

Nel 1967, durante un viaggio in Italia, Ikutaro Kakehashi, fondatore della Roland Corporation, azienda leader nel settore degli strumenti musicali elettronici, ebbe modo di incontrare alcuni artigiani del settore operanti nella zona di Castelfidardo, e rimase affascinato da questo strumento, tanto da portarsene a casa due, covando per lungo tempo la speranza di poter realizzare una fisarmonica elettronica.

Speranza sostenuta successivamente anche da Francesco Rauchi e Luigi Bruti di Roland Europe, realtà del gruppo Roland in Europa, che ha sede nelle Marche, ad Acquaviva Picena.

A seguito dei grandi progressi ottenuti con la tecnologia digitale, Roland ha introdotto un'altra pietra miliare nella storia degli strumenti musicali digitali: la V-Accordion, ovvero la "Fisarmonica Virtuale" uno strumento dotato di una potente tecnologia di modellazione digitale.

La prematura scomparsa di Francesco Rauchi non gli ha permesso di toccare con mano quel sogno diventato realtà, ed in sua memoria i modelli della linea V-Accordion sono stati identificati con la sigla "FR".

La V-Accordion è il frutto della sinergia fra fantasia italiana e tecnologia giapponese, fra la tradizione marchigiana nel settore delle fisarmoniche e l'elettronica applicata agli strumenti musicali.

Per raggiungere questo obiettivo la Roland, ha instaurato una stretta collaborazione con gli artigiani ed i tecnici delle aziende produttrici di fisarmoniche della zona di Castelfidardo.

Si è così riuscito a riprodurre perfettamente le sonorità della fisarmonica mediante avanzate tecniche digitali di "modellazione fisica del suono", mantenendo comunque inalterato l'utilizzo di alcuni componenti essenziali quali il mantice, la cui aria opportunamente convogliata non eccita più le ance ma un sensibilissimo sensore di pressione ad alta definizione.

La Roland ha realizzato una fisarmonica innovativa senza stravolgere la natura tradizionale dello strumento né la tecnica usata per poterla suonare.

La V-Accordion può riprodurre fedelmente i vari modelli di fisarmoniche tradizionali, incluse le loro diverse caratteristiche di accordatura. Di conseguenza, può tramutarsi immediatamente in una fisarmonica italiana, in una musette francese, in fisarmonica jazz o in un bandoneon.

Questo strumento non intende sostituire la fisarmonica tradizionale, ma essere complementare ad essa, ampliandone gli orizzonti sonori, pur mantenendone le caratteristiche di espressività e quel particolare feeling di uno strumento che si suona "abbracciandolo".



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