A Farewell To Arms
Ascoltando questo disco - oltre un'ora di musica colta contemporanea,
per fisarmonica - l'ascoltatore "addetto ai lavori" non
potrà che constatare quanto cammino abbia percorso lo strumento
fisarmonica, unitamente alla propria letteratura "da concerto",
in circa un secolo di storia
L'ascoltatore "non addetto ai lavori" d'altro canto, al
di là dei propri gusti musicali, non potrà che rimanere
"stupito" (o quanto meno "sorpreso") dalle innumerevoli
sfaccettature sonore offerte dalla moderna fisarmonica classica
e messe opportunamente al servizio dei compositori contemporanei.
Si deve riconoscere
che è (soprattutto) grazie ad esecutori intelligenti, come
il lituano Raimondas Sviackevicius - l'interprete di questo CD
- che la fisarmonica sta sempre più trovando la giusta
collocazione (demolendo quelle "barriere" che spesso
ha incontrato verso la definitiva affermazione) nell'ambito del
mondo musicale accademico "ufficiale".
Sviackevicius, vincitore
di vari concorsi a livello internazionale, dopo essersi diplomato
presso la Lithuanian Academy of Music (nel 1999), ha proseguito
i suoi studi, perfezionandosi in prestigiose istituzioni didattiche,
in Polonia (con B. Dowlasz), Finlandia (con M. Rantanen), Olanda
(con F. Lips e J. De With). Questa preparazione a "vasto
raggio" certamente gli ha consentito, oltre che una solida
acquisizione di tecnica strumentale, una approfondita conoscenza
(anche diretta) proprio della letteratura specifica contemporanea,
nei suoi vari aspetti "nazionali".
Il programma inizia
con il brano (del 1979) Alone del compositore finlandese Erkki
Jokinen (una composizione dedicata al fisarmonicista M. Rantanen),
a cui segue Phantasie 84 dello strumentista e compositore tedesco
Jürgen Ganzer. L'esteso brano successivo, che da il titolo
al CD (A Farewell to Arms ), commissionato (e dedicato) proprio
dall'interprete del disco, è del compositore lituano Nomeda
Valanciuté: il primo (e il più giovane - classe
1961) dei tre compositori lituani presenti nel programma.
Entrando poi nel "cuore" del disco, Sviackevicius propone
la sua interpretazione dell'ormai (meritatamente) celebre De profundis
dell'altrettanto nota compositrice Sofia Gubaidulina, brano (basato
sulle prime parole del Salmo 130), scritto nel 1978 e dedicato
al concertista russo F. Lips.
Successivamente il programma presenta il breve, ma interessante,
pezzo Aliatyvas del lituano Feliksas Bajoras; a seguire una piacevole
"sorpresa": Dialogai, per fisarmonica e fagotto, dell'altro
compositore lituano Jonas Tamulionis: prolifico e apprezzato autore
di opere per fisarmonica (ma non solo); ascoltando questi "dialoghi",
in tre tempi, ci si rende conto di come i due strumenti si compenetrino
perfettamente, grazie anche al tessuto musicale (quasi "neo-classico"),
amalgamandosi in modo veramente efficace. Un'ulteriore, lampante,
dimostrazione di come la fisarmonica possa benissimo "coesistere"
con qualsiasi altro strumento, in ogni genere o situazione musicale!
In conclusione troviamo
il Preambolo e Toccata (anch'esso dedicato a F. Lips) del fisarmonicista-compositore
polacco Bogdan Precz, artista prematuramente scomparso, che conclude
degnamente - ed in maniera "multiculturale" - l'interessante
e lungimirante programma.
Recensioni CD
- Alessandro Mugnoz
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