Da
segnalare infine, nel programma di Gandolfi - oltre al recente
e interessante pezzo di Fugazza Dialoghi senza tempo per fisarmonica
e pianoforte - la bellissima Melodia dell'apprezzato compositore
(prematuramente scomparso) Armando Gentilucci: un breve pezzo
ad una "voce", senza "accompagnamento", dedicato
allo stesso Gandolfi (il quale "rispose" poi all'amico
con il suo Dialogo, sempre "monodico"); è proprio
vero: la qualità di una musica non si misura con la quantità
di note impiegate.
Donadelli in effetti sembra trovarsi "a suo agio" tanto
nei brani "classici" - originali o trascritti - quanto
nel genere "veriété", sfoggiando senza
dubbio una buona tecnica e un'aderenza interpretativa piuttosto
appropriata alle varie composizioni del suo programma. Piacevole
l'ascolto del piazzolliano concerto Aconcagua (nell'adattamento
per fisarmonica e pianoforte di M.Ferrarini) che non sfigura rispetto
all'originale versione orchestrale.
Lodevole il proposito
- come scrive il M° Paolo Gandolfi nel booklet del CD - di
voler presentare, in una sorta di "dialogo" fra due
generazioni, il giovane e promettente Daniele Donadelli, come
"appoggio" e "a mo' di incoraggiamento per le prospettive
future" dell'ex allievo.
Si tratta di
un CD antologico che "dimostra" adeguatamente vari aspetti
dello strumento fisarmonica; innanzitutto il lato solistico e
quello cameristico o d'assieme (con Fugazza e Piazzolla), poi
l'aspetto della trascrizione (Mozart e lo stesso Piazzolla) e
quello della letteratura originale; infine la varietà degli
"stili" presentati: si va dal "classico" (Mozart)
al "contemporaneo" (con, fra gli altri, Gentilucci),
passando per il repertorio fisarmonicistico tradizionale (Brehme
e Fugazza), il "variété" francese (Astier
e Lesueur)... per approdare a Piazzolla, dove musica popolare,
jazz, classica e contemporanea si fondono e convivono con mirabile
sintesi.
Alessandro
Mugnoz
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