Almost Home - David Lange Il primo amore non si scorda mai, per fortuna. Così David Lange decide di tornare da lei, la fisarmonica, dopo essersi per parecchio tempo dedicato prevalentemente allattività di produttore e di ingegnere del suono nei suoi studi e con il gruppo dei Pearl Django. Lo fa consegnandoci un cd dove i suoi amori musicali, dal Brasile al tango, dagli standard americani al folk trovano modo di essere tutti presenti. Raccontato così questo cd potrebbe sembrare una mera esposizione di stili musicali ma la delicatezza e la sensibilità di Lange impediscono che ciò accada. Almost Home è un disco dai colori caldi e dallampio respiro dove una comunicativa sincera e diretta ha precedenza assoluta. E simpatico notare come il musicista che si lascia fotografare nei boschi del nord, dove vive e lavora - si senta quasi a casa nel brano a ritmo di samba che da il titolo a tutto il cd. Il Brasile fa ritorno in un sentito omaggio a Pixinguinha - è bene che i grandi del passato non vengano dimenticati e se devo essere sincero è proprio a questo punto del cd, tra il quarto e il quinto brano, quando da Homenagem a Pixiguinha si passa a Shenandoah, che lascolto si più gratificante. Apparentemente lontanissimi per substrato ritmico e intenzioni melodiche, i due brani riescono invece a convincere appieno entrambi. E forse è proprio lampia e spaziosa melodia di Shenandoah a conquistare di più, con il profondo dialogare di fisarmonica e dobro. Va poi dato atto a Lange di aver saputo oltrepassare, evitando la banalità, i rischi insiti nella riproposizione di brani molto battuti come Dark Eyes o Tico Tico e di aver saputo amalgamare, grazie alla sua professionalità come produttore, le diversità di organico (parecchi sono i musicisti che collaborano) e di atmosfera musicale. In definitiva un cd godibilissimo e che suona meravigliosamente. In Almost Home David Lange su undici brani ne ha scritti solo tre che però non sfigurano affatto : viene da chiedersi se lartista ha in programma di intensificare la propria attività compositiva in futuro. Ne saremmo contenti. Recensioni CD - Renato Belardinelli |