Notes Vagabondes Questa volta presentiamo un disco che, seppur non recentissimo, merita indubbiamente di essere conosciuto e divulgato, sia per la qualità degli interpreti, sia per la scelta del programma proposto. Gli ottimi esecutori, che compongono il Gorni Kramer Quartet sono: il fisarmonicista (leader) Sebastiano Zorza, il chitarrista Marko Feri, il bassista Aleksandar Pavnovic e il batterista Giorgio Fritsch; essi hanno il merito di farci compiere un affascinante viaggio attraverso musiche senza barriere, al di là di stili e generi ben precisi che dagli anni 40 / 50 giunge verso la fine del secolo scorso. Un percorso incrociato e variegato, ma accomunato da un feeling ritmico sempre ben presente e coinvolgente, che - nella parte forse più preziosa (e anche culturalmente coraggiosa) del programma - ci fa rivivere lepoca del secondo dopoguerra italiano; periodo che fu caratterizzato musicalmente da una certa americanizzazione, ovvero da una influenza jazzistica, la quale fu spesso abbinata, in felice connubio, alla tradizionale linea melodica italiana Due musicisti notissimi fisarmonicisti, ma anche arrangiatori e direttori dorchestra furono tra i dominatori della scena musicale di quegli anni: Gorni Kramer e Francesco Ferrari; sei delle 15 tracce che compongono il CD (registrato interamente dal vivo) sono composizioni dei suddetti autori: brani che, pur essendo testimoni del loro tempo, risultano ancora attuali e godibili, grazie anche ai frizzanti arrangiamenti del gruppo. Di Kramer ci vengono offerti: Carovana negra (un classico della fisarmonica jazz) in una versione molto coinvolgente, ed il celebre e divertente Pippo non lo sa (che concluderà il disco), ma anche altri due pezzi semi-sconosciuti: la delicata Neve al chiaro di luna e la romantica, raffinata Romanza allantica; mentre di Ferrari ci sono proposte le caratteristiche e trascinanti Serenata a Fatma e Scherzando sulla tastiera, vere rarità nellattuale discografia Il viaggio, nel tempo e nello spazio, propostoci dallaffiatato gruppo, ci porta poi in Francia, con unaltra parte abbastanza consistente del programma piuttosto legata alla precedente e costituita da 5 tracce dedicate a vari aspetti del cosiddetto variété. Possiamo apprezzare: di André Astier la tumultuosa La tempete, di Joss Baselli e Joe Rossi il tipico ed umoristico Piccolo Rag, di Claude Thomain ci sono proposte Shocking Valse e Notes vagabondes (che da il titolo al CD), brani pieni del peculiare charme vicino al new musette poi di Alain Musichini Richard Galliano Song for Joss, ormai nota bossa nova dallaccattivante sapore latino. Ci si sposta anche nel continente americano, in Argentina con limmancabile Astor Piazzolla - del quale si possono ascoltare tre arrangiamenti: Contrabajeando, S.V.P., il celebre Oblivion - e negli Stati Uniti con Kenny Kotwitz (anchegli fisarmonicista-compositore, come un po tutti gli autori proposti), che con il sofisticato Mood Swing, brano dal titolo veramente emblematico dellintero programma, completa degnamente questo interessante ed intrigante percorso musicale. Ricenzione di Alessandro Mugnoz, 01 Febbraio 2008 |