Ulrike Dangendorf - Spuren Lo stile della Dangendorf, scevro da virtuosismi, è però ricco di chiaroscuri che richiedono la dovuta attenzione. Sono 16 i brani, tutti eseguiti in splendida solitudine, compresi in "Spuren". Alle due estremità del CD stanno anche i due estremi espressivi : l'iniziale "Happy birthday Kilian", costruita su di un inusuale tempo dispari, risulta una composizione quanto mai solare ed innocente, mentre la conclusiva "Freitag der Dreizehnte", dove la musicista improvvisa invece facendo uso di larghe e maestose frasi, evoca l'immagine di cupe volte di una cattedrale nordica . In mezzo altri 14 brani - in gran parte originali, ma ci sono anche due tradizionali turchi ed uno finlandese - tra i quali non pochi, decisamente riusciti, superano di poco il minuto di durata. Forse è proprio in questo ambito che la Dangendorf da il meglio, gestendo con grande sensibilità la propria urgenza poetica e facendola confluire in suggestivi ed ispirati bozzetti fatti di poche note, non di rado spruzzate di un intenso blu notte. Un ascolto che regala soddisfazioni più alla distanza che ad un primo approccio. Recensioni CD - Alessandro Mugnoz |