CD Review


Francesco Palazzo Fisarmonica Classica
Francesco Palazzo
Paolo Picchio
15 July 2005


In questo CD è stata "compressa" (oggi si direbbe zippata) una grande quantità di lavoro. Sia per la durata complessiva dell'ascolto che sembra stare stretta nel suo supporto digitale (79 min. circa), sia per il peso specifico di quanto scelto dall'artista.

Francesco Palazzo (docente di Conservatorio a Bari, nella sua terra d'origine) non si è certo risparmiato in energie ed impegno: ha scelto l'impostazione tipica del "recital solistico" proponendo prima alcune trascrizioni e poi una nutrita serie di brani originali per fisarmonica.

Soprattutto la scelta di questi ultimi ho trovato molto convincente, indirizzata verso la valorizzazione delle più importanti pagine del repertorio italiano (e qui il merito e l'onore da attribuire a Palazzo è grande, molto grande) aggiungendo ad esse solo uno dei più riusciti brani della letteratura russa di Sofja Gubajdulina (De Profundis). Trovo importante anche il fatto che in questa selezione non vi siano brani "ad effetto" o cosiddetti "per il pubblico": ribadisco il concetto, ci si deve rendere conto a quanta mole di lavoro ci si trova di fronte e che esso è frutto di una scelta ben precisa.

Palazzo si presenta da concertista vero, non cerca i colpi ad effetto del "concorsista", stacca sempre dei tempi dove con comodità riesce a mettere in primo piano "il contenuto musicale" dei brani, denotando un preventivo studio analitico di essi. Il pubblico che Palazzo cerca è un pubblico serio, che va in sala da concerto con convinzione ed attenzione, non che si accosta allo strumento attendendone chissà quale sbalordimento.

Da questo punto di vista l'unico brano che sembrerebbe essere un vezzo d'altri tempi è la Toccata e Fuga BWV 565 di Johann Sebastian Bach: questo brano è un "evergreen", e questo ne è un punto di forza, anche se ad onor del vero le soluzioni tecniche che le linee della polifonia della Fuga richiedono al fisarmonicista (precisazione importante: che abbia tra le mani qualsiasi modello di fisarmonica) non lo rendono un brano immune da qualche contestazione e perplessità.

Molto più efficace è la scelta delle altre due trascrizioni: l'Arte della Fuga (con tre estratti) sempre di J. S. Bach ed il voluttuoso ed affascinante "Preludio, Fuga e Variazioni" di César Franck; che la fisarmonica potesse approcciare l'importantissima partitura bachiana è una scoperta tutta da riconoscere all'insegnante di Palazzo, Salvatore Di Gesualdo, che ne ha fatto una suo "cavallo di battaglia" per i suoi concerti e poi lo ha inserito nel repertorio per il Diploma del corso di fisarmonica in Conservatorio.

Il repertorio originale italiano è però quello che più mi ha convinto ed è il vero asse portante del CD: Palazzo pone in evidenza come a metà del XX secolo in Italia ci fosse una produzione importante di composizioni originali per lo strumento da parte di grandissimi nomi (Felice Lattuada, Franco Alfano, Luigi Ferrari-Trecate), come nel 1976 - sempre grazie a Salvatore Di Gesualdo - Bruno Bartolozzi scrisse una brano "di svolta" nella letteratura per fisarmonica, cosa riconosciuta da pochi che andrebbe invece palesata con molto più vigore; infine il concertista pugliese ci ricorda come negli anni 90 vi sia stato un risveglio della letteratura italiana per fisarmonica da concerto proponendo il "Preludio, Corale e Finale" di Sergio Calligaris del 1994.

Vi confesso una cosa: ho riascoltato più e più volte la quattordicesima traccia, il "Corale" di Calligaris; è bellissimo e interpretato in modo eccellente, con un "filo" di suono che lo rende quasi musica metafisica; bello davvero.

This CD is available on the Francesco Palazzo site on MusicForAccordion.com
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