Un accoppiata vincente tra artista e genere: quando funziona, i risultati sono sempre grandissimi. Alcuni tra gli esempi possibili: Jobim Bossa Nova/ Casadei Liscio / Strauss Valzer viennese / Piazzolla Nuevo Tango /De Lucia Flamenco, ecc. L'accoppiata in questo caso emergente è composta dal fisarmonicista argentino Chango Spasiuk e il suo chamamé. Questo genere nasce nella terra a confine tra la parte nord dell¹Argentina e il sud del Brasile. Questo genere ha un requisito importante dal nostro punto di vista che è dato dal suo strumento Oprincipe: la fisarmonica. Si ispira ad una terra dove la natura è ancora padrona, con foreste, fiumi, cascate; non a caso il retro-copertina del booklet è una foto che raffigura un carro che trasporta legna, trainato da una coppia di buoi. In questo disco la fisarmonica di Chango è affiancata da un violino, un basso e percussioni. Nelle note del booklet l¹artista viene paragonato al suo conterraneo Piazzolla, non in quanto a grandezza, ma per il suo tentativo di svolgere lo stesso tipo di operazione : così come Piazzolla, con una commistione di tango tradizionale e jazz, aveva elevatoquesta 'danza' a musica d¹arte, la stessa cosa vuole fare Spasiuk con il chamamé. Pur accettando la Oparagonabilità tra le 'operazioni', trovo alcune differenze importanti tra i due progetti musicali: Piazzolla ha fuso insieme molto di più che tango e jazz (non si possono dimenticare fortissimi elementi della 'musica colta', a partire dai suoi studi con Ginastera e soprattutto con Nadia Boulanger, poi elementi di scrittura contrappuntistica, elementi desunti dalla musica contemporanea del XX secolo) e ne ha ottenuto una musica fortissimamente 'URBANA'; la musica di Spasiuk è strettamente una musica 'RURALE'. Ciò non vuole assolutamente inficiare l'indiscutibile validità di questo progetto musicale, originalissimo e molto ben curato. Anzi, è molto godibile il poter assaporare questo gusto rurale realizzato con così grande maestria e cura nella scrittura dei brani, ed anche eccelsa qualità nella realizzazione del CD. Non perdetevi la track n. 19: un pezzo dolcissimo, cantato da Mercedes Sosa! Reviewed by Paolo Picchio. |