E con colpevole ritardo che segnaliamo questa splendida prova dal vivo di Marco Lo Russo, basata sullinterazione tra il suo quartetto (insieme a Lo Russo alla fisarmonica sono i solidissimi Claudio Trotta alla batteria e Tiziano Zanotti al contrabbasso e Fabrizio Mocata al pianoforte) e il quartetto darchi Kuasar String Kuartet per un progetto che sembra prendere forma dalla lunga ombra di Astor Piazzolla e in special modo da Five Tango Sensations, il disco registrato dal grande argentino con il Kronos Quartet. Diverse similitudini balzano allocchio : i quartetti darchi dai nomi non molto dissimili, la scelta cromatica della copertina, basata su di un contrasto rosso/nero praticamente identico e, non ultimo, il richiamo al feeling e alle sensazioni che il tango suscita nellascoltatore. Non ci troviamo però alle prese con il solito disco di tango, magari ben suonato ma poco personale. Tuttaltro, e sembra quasi che Marco Lo Russo si sia volutamente nascosto dietro lombra del grande maestro per poi giocare di contropiede mettendo in mostra tutte le proprie qualità. Abbiamo allora una quindicina di brani tutti composti da Lo Russo stesso (qualcuno in collaborazione con i suoi compagni di avventura) alcuni dei quali certamente di atmosfera tipicamente Piazzolliana, ma spesso decisamente più orientati ad esplorare le possibilità del jazz nel tango (con Mocata in evidenza, come ad esempio in Obsession o Cin Cin) oppure, quando è Zanotti a menare la danza, come in Shadow o Camel - con uno strepitoso intervento solistico del leader - ecco che i diversi aromi ritmici e melodici danno un qualcosa di instabile, di sinuoso, di ammaliante alle musiche. Tango Antiguo e The Light Reality, entrambe per solo quartetto quartetto darchi, mettono in mostra una originalità di scrittura notevole e in definitiva sono solo un paio i brani che non hanno convinto del tutto : la riproposizione del Largo al Factotum di rossiniana memoria (peraltro lunico brano del Cd nel quale Lo Russo si esibisce in completa solitudine) e il riarrangiamento del sanguigno e accattivante Red Tango proposto come bonus track -, che affonda il brano in atmosfere e suoni un po modaioli e superficiali. A conti fatti, però, non si può non confermare lopinione espressa allinizio : splendida prova. For further information email : fisa@marcolorusso.com Recensioni CD - Renato Belardinelli |