The Sirius Accordion Trio intervista, Meet the Musician Behind the Sound dai Collaboratori Andrea Di Giacomo e Adele Pirozzolo
Meet the Musician Behind the Sound
 

Italian flag"Meet the Musician Behind the Sound" è una nuova serie di interviste a giovani fisarmonicisti emergenti per conoscerli meglio. I collaboratori che conducono le interviste sono Adele Pirozzolo e Andrea Di Giacomo. Questa intervista è stata realizzata da Adele Pirozzolo.

Ricerca e innovazione nel repertorio cameristico -
intervista al
Sirius Accordion Trio

Il Sirius Accordion Trio, composto da Michele Bianco, Alberto Nardelli e Pietro Secundo, prende vita a dicembre 2019 e si pone come obiettivo la divulgazione della fisarmonica classica all'interno delle più importanti realtà concertistiche, esprimendo le potenzialità di uno strumento troppo spesso ancora relegato all'ambito popolare. Il trio conquista numerosi primi premi in importanti concorsi nazionali ed internazionali in ambito cameristico, portando sul palco prevalentemente brani originali contemporanei scritti per questo tipo di formazione provenienti dalla scuola russa e nordeuropea. Giovani, talentuosi, dediti alla musica e con le idee chiare: così potrei descrivere i giovani fisarmonicisti che compongono il Sirius Trio. Tutte qualità che porteranno a ulteriori riconoscimenti e, soprattutto, promuoveranno la letteratura originale ancora misconosciuta, oltre che a far conoscere le peculiarità di uno strumento che merita di brillare nel firmamento della musica.


Credito Fotografo: Ivano D'Ortenzio

1. La prima domanda, che sicuramente vi sarà già stata rivolta altre volte, è abbastanza prevedibile: come nasce un trio di sole fisarmoniche? Cosa vi ha spinto a investire su questa formazione?

Il nostro trio nasce musicalmente tre anni fa all'interno della classe del M. Germano Scurti, docente di fisarmonica del Conservatorio di musica "Tito Schipa" di Lecce.

Ciascuno di noi ha intrapreso lo studio solistico in conservatorio, nel nostro percorso abbiamo avuto un particolare interesse per la musica da camera e, nel caso specifico, per il trio di fisarmoniche.

Questa formazione per noi rappresenta quasi una sorta di passaggio di testimone in quanto il nostro docente ha avuto all'attivo in passato un trio di fisarmoniche, il "Trio Solotarev". Nel nostro conservatorio si è poi formato il "Lecce Accordion Project", un trio di fisarmoniche nato sempre sotto la guida del M. Scurti, composto da Michele Bianco, Francesco Coluccia e Giovanni Fanizza ed infine il nostro, il "Sirius Accordion Trio" composto da Michele Bianco, Alberto Nardelli e Pietro Secundo.

Se ci si chiede cosa ci ha spinto ad investire in questa formazione, la risposta la potremmo trovare chiedendoci cosa accomuna le tre formazioni di fisarmoniche sopra citate. Si tratta di un trio di fisarmoniche classiche, indirizzato a proporre nel panorama concertistico una ricerca musicale dal contenuto innovativo e originale. Suoniamo uno strumento giovanissimo, la versione più evoluta della fisarmonica a bottoni per estensione dei manuali e per le peculiarità nel timbro e dalle capacità tecniche più avanzate, molto diverso dalla fisarmonica tradizionale, che a partire dalla fine degli anni sessanta del Novecento ha sviluppato una letteratura contemporanea di grande qualità ma ancora poco conosciuta.

La specificità di quest'organico è costituita proprio da un repertorio che spazia dalle esperienze contemporanee della scuola russa alle ultime ricerche della scuola compositiva nordeuropea, fino a rielaborazioni originali di opere di vari autori.

Soprattutto nelle nostre zone, a Sud, le potenzialità della fisarmonica sono quasi sconosciute o notoriamente attribuite a una dimensione strettamente popolare. Ci sentiamo in dovere di presentare quella che è la letteratura originale per questo strumento con autori illustri come Petri Makkonen, Vyacheslav Semenov, Vladimir Zubitsky, Krzysztof Olczack e con alcune trascrizioni. Nessuna particolare preferenza. Ogni brano da noi eseguito ci affascina tremendamente.

2. Siete tre giovani fisarmonicisti, ognuno col proprio bagaglio personale e musicale. Avete condiviso il percorso accademico e siete, in un certo senso, cresciuti insieme o è col trio che è scattata la scintilla che vi fa essere cosi in sintonia?

Provenendo dalla stessa scuola fisarmonicistica è più immediato trovare l'intesa e ci si affina in tempi più rapidi. Abbiamo un duplice punto di forza dalla nostra parte: ci riferiamo tanto ad una prassi esecutiva consolidata della classe del M. Scurti, quanto alla forza che il trio di fisarmoniche ci dà in termini di affinità musicale, un interscambio di energie davvero incredibile.

Prassi esecutiva, ricercatezza in tutte le sue sfaccettature, l'obiettivo di promuovere la nostra formazione cameristica sono le caratteristiche principali che ci accomunano e che ci danno l'energia e la motivazione per fare sempre di più e dare un maggiore contributo al mondo musicale, non solo fisarmonicistico.

3. State conquistando numerosi premi in concorsi prestigiosi, come il Primo Premio al Concorso Nazionale "Alberto Burri" per gruppi giovanili di Musica da Camera, promosso dal Festival delle Nazioni di Città di Castello, o come il Primo Premio alla "74th Coupe Mondiale International Accordion Competition" tenutasi a Monaco di Baviera nel 2021, in cui siete stati la prima formazione cameristica italiana a vincere. Quali sono stati i vostri punti forti per conquistare la giuria?

Abbiamo vinto diversi premi in concorsi prestigiosi, le giurie dei vari concorsi ci riconoscono delle qualità che forse più ci contraddistinguono: il feeling, la presenza scenica, oltre alla potenza e alle peculiarità del nostro strumento.

Descrivere a parole tutto quello che ci succede quando entriamo in scena è davvero difficile perché sono tutte sensazioni forti, alla base di esse ci sono una forte motivazione, la passione per il nostro strumento e la voglia di interpretare il nostro repertorio con un'intensità espressiva che possa darci un senso di unicità. Vedere i volti stupiti del pubblico, ricevere gli apprezzamenti delle giurie internazionali rappresenta per noi la linfa vitale per fare sempre del nostro meglio. Siamo tre giovani strumentisti ognuno con le proprie specificità, cerchiamo di esprimere al meglio le nostre capacità, i riconoscimenti ottenuti sono frutto del nostro duro lavoro e della nostra continua ricerca.

Il nostro studio si basa non solo sull'indagine dei repertori da eseguire ma anche e soprattutto sul modo in cui vogliamo comunicare i contenuti musicali: questo punto per noi rappresenta il focus principale della ricerca e del nostro modo di suonare in pubblico.

4. Il vostro repertorio è composto principalmente da musica originale per fisarmonica, scritta da compositori quali Bogdan Precz, Vladislav Zolotarev, Anatoly Kusiakov, Vladimir Zubitsky, Petri Makkonen, Kimmo Hakola, Krzysztof Olczak, Vyacheslav Semenov, PaweÅ‚ Baranek, Jukka Tiensuu, e da trascrizioni di Alfred Schnittke. Sicuramente un repertorio impegnativo, che mostra appieno le peculiarità dello strumento e ne esalta il timbro. Quali criteri avete adottato nella scelta dei brani?

Siamo partiti dall'idea di dover proporre repertori originali scritti per trio di fisarmoniche, per cui autori quali Petri Makkonen, Kimmo Hakola, Krzysztof Olczak, Vyacheslav Semenov, Pawel Baranek sono stati tra i primi compositori che abbiamo cercato ed inserito nel nostro programma. La musica originale scritta per la nostra formazione cameristica non abbonda come invece può esserlo per altre formazioni cameristiche consolidate nella storia, per cui la ricerca nella scelta dei brani può risultare non facile.

La scuola russa insieme a quella nordeuropea hanno dato un contributo significativo per lo sviluppo dei repertori per il nostro strumento, di conseguenza la nostra attenzione si è focalizzata su queste scuole. Va anche detto che in Italia l'attenzione dei compositori verso il nostro strumento è sempre più crescente, il nostro passo successivo sarà la commissione di opere nuove per la nostra formazione.

Attualmente ci stiamo concentrando nel proporre il nostro programma, per farlo conoscere il più possibile, nel creare quasi una memoria storica del nostro repertorio per poi poterlo incidere nel nostro primo lavoro discografico che è in cantiere.


Video: Apparizione in TV.

5. Ogni progetto porta con sè un'idea, qualcosa da esprimere e voler comunicare, in questo caso con la musica grazie ai vostri strumenti. Che tipo di messaggio volete mandare al pubblico e cosa vi piacerebbe che cogliesse dopo avere ascoltato e gustato le vostre note?

Nel nostro repertorio abbiamo il brano Ararà di Kimmo Hakola, compositore finlandese. Nella prima pagina della partitura di questo brano c'è una breve descrizione del compositore: "Ararà non significa nulla. Sia la musica che il nome hanno lo scopo di provocare i recettori del pubblico, non di rappresentare nulla in questo mondo se non se stessi. Ararà è una danza. Chiudi gli occhi e lascia che la tua mente si muova liberamente e selvaggiamente".

Ci capita spesso, durante un concerto, che anche i "non addetti ai lavori" possano provare meraviglia e un senso di quasi stordimento ad assistere ad una nostra performance. La novità di ascoltare per la prima volta un trio di fisarmoniche affascina sin da subito il pubblico, i repertori poco conosciuti, o per lo più completamente sconosciuti, destano una particolare attenzione tra gli astanti, anche tra i non musicisti, e coglierne il significato potrebbe sembrare complesso.

Eppure, rifacendoci alla descrizione del brano di Hakola, molto spesso il pubblico si lascia andare alla nostra musica, abbandonando perciò ogni forma di pregiudizio e preconcetto. Ci viene detto spesso che il nostro modo di suonare trascina tanto, anche se i nostri repertori sono completamente ignoti ai più. Crediamo che questo sia il messaggio più importante e motivante per noi, non importa cosa suoniamo ma come lo suoniamo e le sensazioni forti che riusciamo a scatenare in sala. Gli occhi sgranati del pubblico comunicano più di mille parole, noi ne facciamo tesoro e continuiamo a lavorare per lo sviluppo e la diffusione della nostra formazione.


Primo premio, SIRIUS ACCORDION TRIO (ITALY). 2022 ANTON GARCÌA ABRIL COMPETITION 10 EDITION. Final stage. 10th Antón García Abril International Chamber Music Competition. June 3, 2022 in Baza, Granada. SPAIN

6. Mi piacerebbe capire meglio come funziona la vostra formazione: c'è un leader, colui che motiva e organizza? Come gestite le prove, anche a livello logistico?

Cerchiamo sempre di essere costanti durante le nostre sessioni di studio, soprattutto nei periodi intensi. Le nostre prove si dividono tra il Conservatorio di Lecce e le nostre abitazioni. Siamo nati poco prima che esplodesse la pandemia del Covid e ci siamo dovuti inventare un modo per iniziare a provare, grazie alle tecnologie abbiamo potuto provare i brani a distanza, da lì a breve ci sarebbe stata la nostra prima esibizione pubblica negli studi Rai di via Teulada, a Roma, per la trasmissione di Rai1 "È l'Italia, bellezza!".

La linea comune del trio è di avere lo stesso tipo di impegno nella gestione dei vari compiti.


Credito Fotografo: Tiziano Minciotti

7. Quali progetti ci sono in vista e quali palchi calcherete in questo anno?

Uno dei nostri impegni principali di questo anno sarà l'incisione e la pubblicazione del nostro primo lavoro discografico. Avremo una tournée di concerti in prestigiose istituzioni concertistiche spagnole, da Madrid a Malaga e Granada. Ci esibiremo in alcuni festival importanti di musica classica in Italia tra Firenze, Torino, Ancona e Milano.

Altri impegni sono in cantiere in attesa di essere vissuti. Ci auguriamo di poter suonare il più possibile e di poter essere fonte d'ispirazione per le nuove generazioni di fisarmonicisti.

© 2024 Accordions Worldwide • All rights reserved. To comment on these pages, e-mail the webmaster.