Facile la vita del recensore quando capitano tra le mani CD come questo. Facile perchè veramente non si deve inventare niente per trasmetere la bellezza di questa musica. Il nome del gruppo polacco dovrebbe esse ben noto agli appassionati di musica – il loro riuscitissimo precedente Cd “Junctions” era un esempio di musica che, attingendo al patrimonio popolare, riusciva a “crescere” sospinta dal retroterra classico dei musicisti - e non dovrebbe essere difficile quindi immaginarsi come i Sarakina si siano avvicinati al musicista polacco per eccellenza, Friederick Chopin. La chiave per capire questo disco sta tutta nel sottotitolo che recita “Sarakina inspired by Chopin”. Non quindi una semplice riproposizione di brani chopiniani ma un lavoro più profondo, che considera la materia del maestro polacco ancora viva, ancora capace di dare frutti, di originare fermenti, di essere in definitiva come esse stessi dicono, di ispirazione anche al giorno d’oggi. Nessunissimo problema di ascolto, quindi, per l’ascoltatore che non abbia dimestichezza con Chopin. Anzi, eventualmente anzi egli potrà avvertire la necessità di conoscere gli originali, per capire come questa musica – non di rado irresistibilmente affascinante, che spesso si avvale della conturbante sonorità del keval, e che sembra essere allo stesso tempo tradizionale e modernissima, anche ritmicamente – possa esser frutto della frequentazione con Chopin. Non vorrei fare una classifica dei brani ma vorrei sottolineare come gli originali – due, entrambi firmati dal leader e fisarmonicista Jacek Grekow – si inseriscano nel paesaggio sonoro generale con pertinenza e come, forse, l’iniziale “Nocturne in G minor Op. 15 n.3”, il lungo ed articolato “Pelude in C minor Op.28 N.20” e il finale “Se navali Sharp lanina” (unico brano tratto dalla presente nel CD) abbiano forse quel quid in più per catturare subitaneamente l’attenzione di chi ascolta. Ancora una volta i Sarakina danno prova di alta maestria e…non lasciatevi fuorviare dall’austerità della copertina.
Recensioni CD - Renato
Belardinelli
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