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Weekly CD Reviews

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Title: Les Invités
Artist: Accordéon Mélancolique
Supplied by: Artist
Review date: 07 Novembre 2008
Tracks:


Les Invités Accordéon Mélancolique


Avevo detto in passato che un disco degli Accordéon Mélancolique (ovvero J.P. Guiran e Cherie de Boer) è come un invito per un piacevole pomeriggio in loro compagnia. Puntualmente eccone la conferma, con questo nuovo cd dal titolo “Les Invités”.

Vorrei subito spezzare un alancia in loro favoro : che la dolcezza con la quale essi propongono la loro visone del mondo, che è tutt’uno con la loro visone musicale, non va sottovalutata. Cadrebbe in errore chi si fermasse alla semplicità ed immediatezza con la quale la loro proposta viene espressa, perché come spesso accade, una semplicità apparente cela invece una ricchezza interiore sostanziale . Vediamo.

Dopo aver apprezzato la bella copertina raffigurante un acquarello di Cherie de Boer, è con assoluto piacere che si sfoglia il coloratissimo booklet ed è con interesse che si leggono le note introduttive, che in questo caso riportano una antica leggenda sull’ospitalità, argomento base del cd. In un mondo che va verso la virtualizzazione, che ormai considera la musica un “download” smaterializzato ecco che invece Accordéon Mélancolique si preoccupano di riportare al centro dell’attenzione qualcosa di tangibile e di concretamente bello. Un dipinto, un racconto, e la musica raccolta dentro questo oggetto - il cd - che ha la sua ragione di esistere. Ecco l’importanza del titolo “Les Invites”. Gli Accordéon Mélancolique sono orientati verso la definizione di un mondo armonico, con una attenzione ai propri prodotti pari a quella che potrebbe avere un appassionato giardiniere verso i propri fiori ma…questo giardino ha una particolarità : ha il cancello aperto, non è inaccessibile ed esclusivo.

Jean-Pierre.Guiran e Cherie de Boer sanno bene come gira il modo e non vivono su una nuvola. E’ il brano n.6 a dare un indirizzo ed un significato a tutto il progetto. E’ la melodia più toccante del disco. E’ stata scritta da Guiran, si intitola “Clandestin” ed è dedicata a tutti coloro che purtroppo sono costretti a vivere lontani dal loro paese, senza gli indispensabili documenti, e che vengono qui metaforicamente invitati a partecipare. Sto sfogliando il booklet e vedo che nella pagina dove è riportata la leggenda di Zeus ed Hermes alla quale ho accennato prima, c’è anche una fotografia del duo, con sovrimpressa la scritta “Benvenuti”. E’ un invito che rivolgo a tutti voi, aggiungendo in conclusione che in “Les Invites” non vi sono solo brani autografi ma anche musiche dal mondo, dalla tradizione svedese alla musica klezmer, da Nino Rota a Saint Saens non dimenticando le consuete e gradevoli spruzzatine sudamericane. Bravi.

Recensioni CD - Renato Belardinelli
 

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