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Hai tuo CD recenzionato da Paolo
Picchio
In
questo CD è stata "compressa" (oggi si direbbe
zippata) una grande quantità di lavoro. Sia per la durata
complessiva dell'ascolto che sembra stare stretta nel suo supporto
digitale (79 min. circa), sia per il peso specifico di quanto scelto
dall'artista.
Francesco
Palazzo (docente di Conservatorio a Bari, nella sua terra d'origine)
non si è certo risparmiato in energie ed impegno: ha scelto
l'impostazione tipica del "recital solistico" proponendo
prima alcune trascrizioni e poi una nutrita serie di brani originali
per fisarmonica.
Soprattutto la scelta di questi ultimi ho trovato molto convincente,
indirizzata verso la valorizzazione delle più importanti
pagine del repertorio italiano (e qui il merito e l'onore da attribuire
a Palazzo è grande, molto grande) aggiungendo ad esse solo
uno dei più riusciti brani della letteratura russa di Sofja
Gubajdulina (De Profundis). Trovo importante anche il fatto che
in questa selezione non vi siano brani "ad effetto" o
cosiddetti "per il pubblico": ribadisco il concetto, ci
si deve rendere conto a quanta mole di lavoro ci si trova di fronte
e che esso è frutto di una scelta ben precisa.
Palazzo si presenta da concertista vero, non cerca i colpi ad effetto
del "concorsista", stacca sempre dei tempi dove con comodità
riesce a mettere in primo piano "il contenuto musicale"
dei brani, denotando un preventivo studio analitico di essi. Il
pubblico che Palazzo cerca è un pubblico serio, che va in
sala da concerto con convinzione ed attenzione, non che si accosta
allo strumento attendendone chissà quale sbalordimento.
Da questo punto di vista l'unico brano che sembrerebbe essere un
vezzo d'altri tempi è la Toccata e Fuga BWV 565 di Johann
Sebastian Bach: questo brano è un "evergreen",
e questo ne è un punto di forza, anche se ad onor del vero
le soluzioni tecniche che le linee della polifonia della Fuga richiedono
al fisarmonicista (precisazione importante: che abbia tra le mani
qualsiasi modello di fisarmonica) non lo rendono un brano immune
da qualche contestazione e perplessità.
Molto più efficace è la scelta delle altre due trascrizioni:
l'Arte della Fuga (con tre estratti) sempre di J. S. Bach ed il
voluttuoso ed affascinante "Preludio, Fuga e Variazioni"
di César Franck; che la fisarmonica potesse approcciare l'importantissima
partitura bachiana è una scoperta tutta da riconoscere all'insegnante
di Palazzo, Salvatore Di Gesualdo, che ne ha fatto una suo "cavallo
di battaglia" per i suoi concerti e poi lo ha inserito nel
repertorio per il Diploma del corso di fisarmonica in Conservatorio.
Il repertorio originale italiano è però quello che
più mi ha convinto ed è il vero asse portante del
CD: Palazzo pone in evidenza come a metà del XX secolo in
Italia ci fosse una produzione importante di composizioni originali
per lo strumento da parte di grandissimi nomi (Felice Lattuada,
Franco Alfano, Luigi Ferrari-Trecate), come nel 1976 - sempre grazie
a Salvatore Di Gesualdo - Bruno Bartolozzi scrisse una brano "di
svolta" nella letteratura per fisarmonica, cosa riconosciuta
da pochi che andrebbe invece palesata con molto più vigore;
infine il concertista pugliese ci ricorda come negli anni 90 vi
sia stato un risveglio della letteratura italiana per fisarmonica
da concerto proponendo il "Preludio, Corale e Finale"
di Sergio Calligaris del 1994.
Vi confesso una cosa: ho riascoltato più e più volte
la quattordicesima traccia, il "Corale" di Calligaris;
è bellissimo e interpretato in modo eccellente, con un "filo"
di suono che lo rende quasi musica metafisica; bello davvero.
This CD is available on the Francesco
Palazzo site on MusicForAccordion.com
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