Inimmaginabile
qualche anno fa prevedere un inserto di 4 pagine di una rivista con
16 recensioni di dischi di fisarmonica, di cui ben 11 italiani. D’accordo
i costi di realizzazione di un disco si sono ridotti, ma questo non
basta. Finalmente i fisarmonicisti italiani hanno qualcosa da dire;
sono finiti i tempi in cui la registrazione discografica era ad esclusivo
appannaggio dei grandi solisti stranieri.
Ma questo processo di maturazione non è solo "quantitativo", ma anche
nei contenuti: pur nei vari generi musicali, ogni disco scaturisce da
ben chiare scelte di fondo e di una ben delineata impostazione del lavoro.
Maturazione di un ambiente. Questi dischi non sono tutti degli ultimi
mesi, ma ho trovato particolarmente interessante estendere di un poco
l’orizzonte temporale di queste recensioni per ottenerne un panorama
più ampio che rendesse al meglio questa mia valutazione di "crescita".
Ma andiamo per ordine.
ROBERTO
FUCCELLI "Odette" NOTA RECORDS Tel: 075/5178912
"Odette" è un disco che può avvicinare il grande pubblico alla fisarmonica.
Accattivante è l’aggettivo giusto. Roberto
ha voluto proporre per questo melodie note e sonorità genuine e schiette
alternandosi anche al flauto di Pan (per farci ricordare i suoi trascorsi
di flautista in Conservatorio?). Nel disco la fisarmonica si presenta
sotto molteplici forme, timbri, ruoli e "personalità". Non c’è desiderio
di strafare. C’è un leader punto e basta.
GIORGIO
DELLAROLE Omonimo Autoprodotto Tel: 015/691911
Alla base di questo disco c’è l’idea del Recital solistico. I maligni
direbbero perché il CD chiude con la Cavatina di Figaro (brano che vuol
ammiccare agli ascoltatori). No assolutamente: il motivo è perché si
capta benissimo il consolidato rapporto che c’è tra esecutore e pubblico.
È difficile da spiegare, ma ascoltando il disco si sente la mancanza
degli applausi finali… Giorgio propone in apertura delle solide trascrizioni
dalla letteratura da tasto per poi trasferirsi nel nostro secolo; qui
spiccano nettamente le atmosfere "sospese" della Berceuse di Olczak,
la compattezza della Toccata n. 1 di Schmidt e il monumento musicale
che Pozzoli ha dedicato alla fisarmonica: il suo Tema e Variazioni.
Guai a chi osa dire che è "roba" vecchia per bassi standard.
MEZZANOTTE
"prendere o lasciare" CORDARIA Fax: 0049/511/814987
Mezzanotte è una formazione internazionale (musicisti italiani, tedeschi
ed olandesi) che ha uno dei punti di forza in Luciano Biondini alla
fisarmonica. Luciano è un ragazzo che ha studiato la musica classica
per poi scoprire le sue qualità di jazzista e vincere la sezione Jazz
del Premio "Città di Castelfidardo". Superata questa fase che gli ha
dato una fisionomia jazzistica, ha iniziato una costante maturazione
che gli ha permesso di arrivare a suonare al fianco di personaggi del
calibro di Scott, Turk, Tavolazzi, Rava, Manzi e tanti altri (ricordate
che nel jazz si impara suonando con altri musicisti e non a scuola).
Tutto questo nel disco c’è: non cercate di ascoltarlo cercando di riconoscere
a chi "assomiglia" o a chi si "ispira". Dimostrazione: ascoltate nel
disco il brano scritto da Luciano "prendere o lasciare". Ottimi musicisti
in questo CD suonano ottima musica ma soprattutto rivelano tanta tanta
creatività.
MASSIMILIANO
PITOCCO "Il fisarmonicista solitario" VIDEORADIO distribuito da
FONOLA Tel: 02/38093284
Nel booklet il parallelo tra la lettura del curriculum di Massimiliano
ed il programma inciso salta subito agli occhi. Le esecuzioni di Bach
(la difficile BWV 542) e Franck rivelano subito il suo passato di organista
ed i suoi studi con Radulescu ed altri. Il suono, l’ornamentazione,
il controllo del mantice e la lettura complessiva delle opere organistiche
collocano Massimiliano in una posizione particolare tra i fisarmonicisti.
L’incisione brano "Minimal" consolida la sua collaborazione con il compositore
Davide Remigio con il quale altri lavori sono già stati realizzati ed
altri sicuramente sono ora in cantiere. Infine, lo sguardo rivolto -
con molta cura - verso la letteratura russa con il suo capolavoro insuperato:
"De Profundis" di Sofja Gubaidulina è, oltreché un brano di difficile
esecuzione, uno dei capisaldi della letteratura per il nostro strumento.
Semyonov e Chernikov non sono notissimi compositori, ma il loro essere
buoni strumentisti si percepisce in questi due brani ottimamente scritti
per fisarmonica.
RENZO
RUGGIERI "Improvvisazioni guidate" Solo Accordion Project - Autoprodotto
Tel: 085/8942272
"Superficialmente questo lavoro sembra presentare un ménage a due "uomo-strumento";
ma, scrutando bene in esso, si può scoprire con questo "uomo" (ovvero
la sua nitida intelligenza) si metta, inoltre, in connessione come un
universo fatto di non-regole, di suoni incorrotti e soprattutto di sincera
creatività istantanea". Ripropongo questo pensiero che ho donato a Renzo
all’atto del primo mio ascolto di questo magnifico disco. Nessuno può
aver mai ascoltato nulla di lontanamente paragonabile a questo CD per
creatività e amore per la fisarmonica.
ALESSANDRO DEI
"Scarlatti, Händel e J.S. Bach" EMA Records Tel: 0571/542897
Un altro giovane solista si cimenta nell’incisione di un lungo e nutrito
programma di letteratura da tasto. Undici Sonate di Scarlatti, una Suite
di Händel in quattro danze e una Partita bachiana in sei parti, il tutto
con molta arguzia e brillantezza. Non si capisce perché nel booklet
il redattore delle note agiti paroloni per cose molto molto semplici:
si parla di "letteratura nobile"… I soliti complessi di inferiorità
dei fisarmonicisti? (tra un paio di mesi saremo nel duemila …); oppure
egli non sa che per fisarmonica hanno scritto Berio, Kagel, Gubaidulina,
Sciarrino, Denisov, ecc. Chissà se il prossimo CD di Alessandro conterrà
solo letteratura originale?
TRIO
RODRIGUEZ, ZANCHINI,
BARTOLI "Terre di mezzo" PHILOLOGY Tel: 0541/921204
Se parlo bene anche di questo disco mi diranno che ormai sono in preda
a facili entusiasmi per il jazz e che quindi sono di parte (e devo ancora
recensire un disco di Coscia). Ma come fare! Questi tre sono bravissimi
anzi formidabili. Innanzitutto anche loro propongono per la gran parte
loro composizioni eccezion fatta per una rumbetta di Corea ed un Besame
Mucho sovralimentato. Intelligenza, humor, ovviamente creatività, ma
soprattutto tutti capirete che i nostri tre amici stanno bene insieme
prima nella vita, e, poi quella musicale è solo una conseguenza. Pensate,
hanno messo 43 secondi di improvvisazione totalmente libera per intitolarla
"Se capisci che non capisci, vuol dire che capisci", il che è tutto
dire. Complimenti.
SYLVIA
PAGNI "Excelsior Myths" EXCELSIOR
Tel: 071/7820982
La nostra Sylvia è diplomata in pianoforte a Santa Cecilia ed ha prestigiosi
trascorsi da pianista. Ma chissà come mai, proprio non è riuscita ad
estromettere la fisarmonica dalla sua vita. Bene in questo suo riavvicinamento
o rinnamoramento (come dimostra il suo articolo in questo numero della
nostra rivista) Sylvia
ha pensato bene di conoscere a fondo le radici ed il passato del nostro
strumento. In questo disco troviamo brani di Van Damme, Principe,
Magnante, e dei due veri padri della fisarmonica americana: Deiro e
Frosini. Ma non ci troviamo di fronte alla fisarmonica pessima imitatrice
dei pieni dell’orchestra sinfonica: la nostra fisarmonicista ha pensato
bene di non fare un disco da solista ma di arrangiare e ri-arrangiare
gran parte dei brani accompagnandosi con una sezione ritmica.
GIANNI
COSCIA "La Bottega" EGEA 075/5732503
Qual è la particolarità di questo disco? La presenza di un quintetto
di fiati (flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno) al fianco della
sezione ritmica (contrabbasso e vibrafono) oltre a Gianluigi Trovesi
ai clarinetti che tiene i piedi in tutte e due le staffe (cioè in tutte
e due le sezioni). A leggere il booklet (cosa che non va fatta mai prima
del primo ascolto), secondo Coscia qui dentro ci sarebbe Stravinsky
e poi altre cose tipo l’Umbria, fotogrammi, ecc. Tutto questo rimanderebbe
alla teoria che tutti noi possiamo essere solo "ricompositori", ovvero
menti capaci di scomporre unità semantico-emozionali per poi poterne
produrre solo un nuovo rimpasto. Fate voi; io trovo tanta poesia, tanta
energia ben dosata ed il consueto humor (la Montanara per gioco o il
blues di 13 misure). Un disco bellissimo come ci si poteva aspettare,
ma devo dire che, rispetto a quelli del passato, non si va a mettere
"in fila" con gli altri, si va a collocare in una posizione un po’ distaccata,
quasi a far vedere la sua "forte indole". Due cose vorrei far notare:
Coscia ha inserito
la melodia di Bacalov de "Il postino" = deve veramente piacergli molto;
gli ultimi due brani del disco sono per fisarmonica solista = chi ha
orecchi per intendere, intenda!
RICCARDO TESI
"Banditaliana" MANIFESTO Tel: 0573/453436
Come si fa a diventare un Riccardo Tesi??? Semplice: innanzitutto bisogna
suonare la fisarmonica diatonica, poi non bisogna avere complessi di
inferiorità per le radici popolari, anzi ricercarle e rivitalizzarle,
poi si deve avere il desiderio di entrare in contatto con altre culture
(sarda, occitana, inglese, basca, e poi fino in Madagascar) ed altri
linguaggi musicali. Infine si mette a disposizione questa ricchezza
per collaborazioni con artisti quali Trovesi, Mirabassi, Fossati, De
André, Vanoni ed in questo disco tra gli altri Daniele Sepe. La formazione
base di questo CD lo vede affiancato da Maurizio Geri (cantante popolare
e chitarrista), Ettore Bonafè (vibrafonista jazz ma anche profondo conoscitore
delle percussioni popolari) e Claudio Carboni (sassofonista proveniente
dal "liscio"). Il disco funziona come un orologio svizzero. La fisarmonica
diatonica (organetto) è un grande strumento.
EUGENIA
MARINI "Acquarelli per fisarmonica" SIPARIO DISCHI Tel: 02/89128209
Eugenia è una musicista raffinata e colta che ama la buona musica. Anche
lei ha voluto aprire il suo disco da solista con letteratura da tasto
(Purcell, Frescobaldi, Scarlatti, Rameau) per poi inserire due "perle"
di Fancelli quali i Temi da concerto di Ceccato e Acquarelli cubani
(anche questa "roba" vecchia per bassi standard); vi è poi un ottimo
brano di musica contemporanea di un importante compositore giapponese
(Takahashi) e un ottimo Semionov tutto "cuore" per poi entrare
nel tanghismo utilizzando anche il bandoneon. La grande tensione all'espressività,
al "far giungere" le cose, caratteristica di Eugenia, la porta
alla ricerca del senso musicale anche nelle piccole cellule e nei brevi
frammenti di testo. Anche il redattore delle note di questo disco è
scivolato nella "fine dei pregiudizi" e nello "strumento
disprezzato dalla borghesia ricca"; chi conosce Eugenia e soprattutto
chi ha letto il suo magnifico articolo sul precedente numero della rivista
sa bene che il suo pensiero è alto, ben più alto.
KLANGDEBÜTS
"Neue Musik für Akkordeon" - Università della Musica di GRAZ
(Austria) 0043/316/322654 (Renner Buch)
Non si può non fare tanti tanti complimenti. Un disco fatto da studenti.
Su tutti campeggia la figura del grande Mogens Ellegaard (non a caso,
sua è la prima foto inserita booklet). L'Accademia di Graz (ora Università)
dove lui ha "portato" la fisarmonica da concerto dal 1989 fino alla
sua morte (e che ha ospitato negli ultimi anni docenti quali Crabb,
Draugsvoll e Rantanen), ha ben pensato di istituire un progetto intensivo
sulla nuova letteratura per fisarmonica solista e musica da camera con
fisarmonica, ottenendo i finanziamenti della Comunità Europea con il
programma Erasmus/Sokrates e finalizzando il tutto a questo CD. Tutto
questo, sotto l'attenta guida di colui che sta in questi anni lavorando
per fare di Graz un centro della cultura della fisarmonica: Georg Schulz.
Nel disco sono presenti alcuni lavori solistici contemporanei ma già
noti come le "Excursions with detours" di Pade, la "Phantasie 84" di
Ganzer e "Jeux d'anches" di Lind-berg; ma il disco è interessantissimo
sul versante cameristico dove presenta nuove composizioni di Haas e
de Kinkelder ma anche l'importantissima "aus zungen stimmen" che Kagel
ha scritto nel 1972 per 5 fisarmoniche. Complimenti a tutti.
PETER
SOAVE & RUCNER STRING QUARTET "Tango moods" - JAZZETTE (Tel: 00385/1425520
Fax: 00385/16170044)
Produzione croata con un ottimo quartetto d'archi croato per Peter Soave
bandoneonista. Buon suono e una ottima interpretazione che lascia intravedere
le forti personalità di tutti questi eccelsi ed esperti musicisti. Forse
il programma del disco (5 tango sensations più Adios Nonino) poteva
essere un po' più esteso sia con altri brani di Piazzolla, sia con altra
buona musica. Ci auguriamo che questa che Peter ha fatto con il bandoneon
sia solo una "breve escursione" mirata senza la sua inseparabile fisarmonica.
TEODORO ANZELLOTTI
"Push Pull" - HAT HUT RECORDS (www.hathut.com)
Anzellotti non è il solo grande specialista della fisarmonica contemporanea.
Ma nessuno può negare che lui viaggi a quote alte, molto alte. In un
solo disco 5 composizioni di 5 compositori. Sentite che nomi: Globokar,
Hosokawa, Paghpaan, Riehm e Sciarrino. E Teodoro sa fare benissimo il
suo lavoro. Si muove con molta agevolezza nell'ossatura strutturale
di brani estesi e compositi. Meticoloso e preciso. Per noi italiani,
la notizia dell'incisione di "Vagabonde blu" è delle più rilevanti.
Sciarrino (che dice di aver colto "il respiro della macchina") ha ultimato
la composizione con ritardo a causa del grave incidente che ha interrotto
per un periodo la sua attività; ma ora, è tempo che questo brano vada
ad occupare (insieme alla "Sequenza" di Berio) un posto di rilievo nel
contributo dei compositori italiani alla letteratura del nostro strumento.
HARMONIKASKI
ORKESTAR "STANKO MIHOVILIC" "Rapsodija" - BeSTMUSIC (Tel: 00385/52/543596)
Una deIle più prestigiose e premiate orchestre d'Europa incide un disco
ad ampio spettro: composizioni originali, arrangiamenti specifici per
orchestra ed arrangiamenti già noti di musiche di estrazione concertistica,
da film, dai temi popolari e un tributo al grande Piazzolla. Il disco
presenta una formazione matura ed affiatata che ha un forte impatto
sul pubblico (anche qui l'idea del "RecitaI"). A quanti sostengono che
non esistono brani scritti bene per orchestra di fisarmoniche, consiglio
l'ascolto di "Rapsodija" di Atarov e "Variazioni concertanti" di
Shishakov. Sono composizioni originali scritte da chi sa per che "cosa"
sta scrivendo. Ascoltare per credere.
RICHARD GALLIANO
& I SOLISTI DELL'ORCHESTRA DELLA TOSCANA "Passatori" -
DREYFUS JAZZ (distribuzione SONY)
Galliano è francese (ma di origine italiana). Scrive in questo disco
che aveva il problema di trovare musicisti classici che potessero suonare
un tango, un valzer o una ballata con dello swing ed in modo emozionante.
Li ha trovati in Italia. Bene (o sorprendente?) non tutto va sempre
così male nel nostro paese. Il disco è suonato per due terzi con la
fisarmonica e solo l'ultima parte con il bandoneon per proporre un "Habanerando"
e il Concerto di Piazzolla. È evidente che l'orchestra d'archi ispiri
a Richard più melodie ed atmosfere che non ritmo: ne è uscito un disco
che nella parte centrale è molto raccolto e riflessivo. Notevole è "Opale
Concerto" che si trova in apertura: un buon brano che va ad inserirsi
nella biblioteca dei concerti per fisarmonica solista pur provenendo
da un ispirazione di tipo jazzistico. Questo Concerto è da tenere in
prima considerazione per quanti vogliono proporsi alla collaborazione
con delle orchestre. Il suo terzo tempo è riconoscibilissimo per i gallianisti:
è stato trasformato in "New York Tango".
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